In un libro le collusioni dell'arcivescovo di Buenos Aires con la dittatura militare
I fatti riferiti da
Verbitsky. Nei primi anni
Settanta Bergoglio, 36 anni, gesuita, divenne il più giovane Superiore
provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina. Entrando a capo della
congregazione, ereditò molta influenza e molto potere, dato che in quel
periodo
l'istituzione religiosa ricopriva un ruolo determinante in tutte le
comunità ecclesiastiche di base,
attive nelle baraccopoli di Buenos Aires. Tutti i sacerdoti gesuiti che
operavano nell’area erano sotto le sue dipendenze. Fu così che nel
febbraio del
’76, un mese prima del colpo di stato, Bergoglio chiese a due dei
gesuiti
impegnati nelle comunità di abbandonare il loro lavoro nelle
baraccopoli e di
andarsene. Erano Orlando Yorio e Francisco Jalics, che si rifiutarono
di andarsene. Non se la sentirono di abbandonare tutta quella gente
povera che faceva
affidamento su di loro.