30 giu 2018

LA PROFEZIA HOPI,gli umani consapevoli e risvegliati costruiranno il nuovo mondo,i guerrieri arcobaleno

LA PROFEZIA HOPI,gli umani consapevoli e risvegliati costruiranno il nuovo mondo,i guerrieri arcobaleno

"Ci sarà un giorno in cui gli uccelli cadranno dal cielo, gli animali che popolano i boschi moriranno, il mare diventerà nero e i fiumi scorreranno avvelenati. Quel giorno, uomini di ogni razza si uniranno come guerrieri dell'arcobaleno per lottare contro la distruzione della Terra” 

(Profezia degli Indiani Hopi)



”Il tempo evolve e arriva in un posto dove si rinnova. C’è prima un tempo per la purificazione, poi il tempo per il rinnovo. Siamo molto vicini a questo tempo. Ci dissero che avremmo visto l’America venire e andare,nel senso che l’America sta morendo dall’interno, perché si sono dimenticati le istruzioni su come vivere su questo pianeta. Sta arrivando il tempo in cui le profezie e l’incapacità dell’uomo di vivere sulla Terra in un modo spirituale arriverà ad un incrocio di grandi problemi.” 
LA VITA E’ UN CERCHIO…TUTTO RITORNA 
 






 







Sta arrivando il tempo in cui le profezie e l’incapacità dell’uomo di vivere sulla Terra in un modo spirituale arriverà ad un incrocio di grandi problemi. 
Gli Hopi credono, io credo,che se non si è

18 giu 2018

La ProActiva Open Arms che vuole sbarcare migranti in Italia è Sospettata di essere stata coinvolta in traffico di esseri umani: che scarichi i migranti nel porto di Malaga!



La ProActiva Open Arms che vuole sbarcare migranti in Italia è Sospettata di essere stata coinvolta in traffico di esseri umani: che scarichi i migranti nel porto di Malaga!
Incredibile ammissione di colpa della ONG spagnola ProActiva Open Arms, creata nell’ottobre del 2015 – e dunque finanziata dall’EUropa – per trasbordare i migranti in Italia: si appella alla legge del mare per sbarcare i migranti in Italia. Nel mentre è sospettata di traffico di migranti, ne parla anche la stessa Wikipedia (in inglese).
Spero l’abbiate capito: l’invasione dei migranti è stata voluta ed organizzata ai danni dei paesi obiettivo delle politiche neocoloniali dei paesi dominanti in EU, ossia dell’Italia (ed anche della Grecia, che rompeva le scatole volendo uscire dall’Euro).
Ho già spiegato che un’altra ONG nata più o meno nello stesso periodo della ProActiva, in questo caso tedesca – la Jugend Rettet – è finanziata direttamente dai nipoti di gerarchi nazisti, vedete l’articolo al LINK.
Le elites ex-naziste tedesche dietro al finanziamento della ONG Jugend Rettet (non è uno scherzo)
Voi direte, perchè succede? Semplice, l’Italia va indebolita per essere spogliata e nel lungo termine il modo migliore per indebolire un paese è farlo invadere di migranti, da che mondo è mondo. Il vero problema è che gli italiani non capiscono quanto sia ricco il loro paese, soprattutto rispetto agli altri paesi centro EUropei. E quanta invidia ci sia per gli italiani da parte di francesi e tedeschi (…).
Sta di fatto che, dato reale, fonti giornalistiche e politiche tedesche avevano previsto – anzi pianificato – l’invasione dei migranti fin dal 2012!!! Tutto scritto nero su bianco in passato.
In effetti le ONG coinvolte nel trasbordo – notasi bene, non nel salvataggio – dei migranti sono di norma tedesche, francesi, inglesi, e spagnole. Ossia, i primi tre paesi sono stati coinvolti direttamente nel golpe contro Berlusconi e assassinio di Gheddafi, mentre l’ultimo – la Spagna – da sempre è una riserva di tedeschi da salvare, basti dire che gran parte dei gerarchi nazisti alla fine della seconda guerra mondiale riparano in Spagna, anche il famoso Otto Skorzeny governava la rete OSS in EUropa da Madrid.
Il piano è sempre lo steso, conquistare l’Europa, a partire dai paesi più problematici. E l’Italia lo è visto che ospita tra le più grandi basi militari estere del prossimo nemico di Berlino e Parigi, gli USA.
Questo per dire che non bisogna andare per il sottile con le ONG che approfittano della legge del mare non per trovare riparo sicuro nel porto più vicino ma per sbarcare i clandestini specialmente in Italia!!! Per i motivi sopra enunciati.
Agire sarebbe semplice: la ProActiva viene avvicinata dalla nostra marina che provvede a trasbordare solo i casi di malati gravi. Il resto dei migranti non devono essere accettati in Italia ma si richiede alla ONG spagnola di sbarcarli in Spagna. All’occorrenza si potrebbero inviare ONG italiane a raccogliere migranti davanti alla Spagna per poi sbarcarli a Malaga, chissà come la prenderebbero i ristoratori della zona, che devono ospitare i turisti.
Questa presa in giro nei confronti dell’Italia deve finire. Con le buone o con le cattiva.
Mitt Dolcino
https://scenarieconomici.it/la-proactiva-open-arms/

17 giu 2018

PICCOLA RIFLESSIONE SULLA POLITICA E SULLA SINISTRA DEL TERZO MILLENNIO


Scrissi qualche giorno fa che non mi sarei occupato più di politica, ma come si fa a non occuparsi di politica nella vita. L'ho sempre fatto, da quando avevo vent'anni. Infatti ho sempre criticato chi per una ragione chi per un altra se ne frega della politica, perchè è mia convinzione che chi non si occupa di politica, non dico che non ha diritto a mettere bocca, o non si possa poi lamentare, come ho letto alle volta su qualche profilo facebook o sentito dire a voce, non sono cosi intollerante, ma secondo me perde un occasione per contribuire a cambiare le cose che non vanno. E ora una piccola RIFLESSIONE su cosa è la sinistra oggi.
Una premessa: L’analisi che ha prevalso dopo la sconfitta della sinistra è questa: la colpa è dello tsunami antisistema che era cosi forte che nessuno avrebbe resistito, per cui è inutile chiedersi cosa si è sbagliato: tiriamo avanti, e assolviamoci tutti. Ma, a parte l’effetto ripugnante di una classe dirigente che si autoassolve e si gratifica con qualche stipendio parlamentare dopo averci fatto sprofondare in un burrone, questa analisi si fonda su un presupposto: cioè che la sinistra debba per forza far parte del sistema: e che, dunque, di fronte ad una ondata antisistema non possa in nessun caso reggere.

E io che pensavo che le ragioni della sinistra fossero molto, ma molto, ma molto più antisistema di quelle dei 5 Stelle! 

Certamente la sinistra ha significato nel passato molte cose, né tutte coerenti, né tutte buone, da Marx e Gramsci a Stalin e alla repressione sovietica in Ungheria nel 56' e in Cecoslovacchia nel 68'. Anche limitandosi all'Italia, il PCI di Togliatti, che approvava i fatti d’Ungheria, era molto diverso dal PCI di Enrico Berlinguer, che criticava la repressione di Praga. Equità e solidarietà sociale comunque erano valori imprescindibili che animavano i socialisti, equa distribuzione della ricchezza e pari opportunità per i tutti i cittadini, questi gli obiettivi comuni. Quindi sinistra uguale interessi del popolo/dei poveri, etc.

Oggi la "sinistra" non sinistra, ha abbracciato il Neoliberismo, non a caso Renzi lo ha evocato un bel pò di volte nei suoi interventi e per questo andava cosi d'accordo con Berlusconi. Renzi e il PD si sono mostrati per quello che sono sempre stati: un partito della peggior destra ultra-capitalistica.
Quindi oggi L'EQUAZIONE è : sinistra= buono; M5s= buono, quindi di sinistra; Pd= cattivo, quindi non di sinistra. 

La sinistra dovrebbe appoggiare i movimenti di protesta che lottano contro l’oligarchia dei mercati finanziari e proporre soluzioni fiscalmente espansive alla Grande Recessione. Mi preoccupa la Cecita’ della sinistra davanti al'incapacita’ di comprendere certe esigenze. Da non confondere questi obiettivi con quelli del neoliberismo però.  Quindi credo sia giunto il momento di archiviare la domanda se sia ancora utile o meno il socialismo, sono valori dai quali non si può prescindere, la giustizia, la solidarietà sociale, la democrazia attiva, la dignità umana e i diritti civili. Qualcuno, di cui adesso non ricordo il nome, disse che “il socialismo è una possibilità, non una necessità”. Perciò spetta a noi proporre una possibilità in grado di essere accettata e condivisa….
 E un ultima cosa: e basta con questa Intellighenzia della sinistra perché, come scrisse Gramsci "Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri (...) Cosicché essere colto, essere filosofo lo può chiunque voglia.“
 Perciò smettiamo di fare sempre gli acculturati del cazzo (lasciatemela questa) "noi siamo superiori agli altri", e stendiamo un velo pietoso sulla questione morale che della morale è rimasto solo il vocabolo……. Bene e con questi pensieri vado a dormire che sono già le 4 della notte e per fortuna domani, anzi oggi, è domenica….

16 giu 2018

“Ha fatto bene, sono criminali travestiti da Ong” così il comandante della marina Militare di Libia applaude Salvini




A Tripoli plaudono con soddisfazione alla nuova presa di posizione italiana sulla questione migranti. «Finalmente il ministro Matteo Salvini ordinando la chiusura dei porti inizia a prendere il problema dal verso giusto. Una scelta che senza dubbio frenerà gli arrivi in Libia dall’Africa sub-sahariana e ridurrà le partenze verso l’Europa», spiegano al Corriere i responsabili della guardia costiera e delle milizie legate al premier Fayez Sarraj, che da tempo guardano con preoccupazione alle centinaia di migliaia di disperati che con ogni mezzo arrivano nelle regioni costiere della Tripolitania, pronti a tutto pur di attraversare il Mediterraneo.

Certo nell’immediato sono da prevedere ulteriori sofferenze per i migranti in mare. Ma le chiusure italiane indurranno chi è ancora a terra a pensarci sopra mille volte prima di imbarcarsi. E ciò significa che le loro partenze sono destinate a diminuire», afferma Ayoub Qasem, comandante della marina militare nella capitale.
Sono posizioni ben note. Da almeno tre anni i capi delle varie milizie libiche, da Misurata al confine con la Tunisia, pur divisi tra loro e in lotta per la supremazia interna, su di un punto concordano: vorrebbero bloccare gli arrivi degli africani nel loro Paese e accusano le organizzazioni non governative assieme ai governi europei di fungere da involontari fiancheggiatori del movimento migratorio, oltre che delle bande criminali di trafficanti d’esseri umani, che proprio grazie alla politica dei salvataggi in mare e dei porti aperti hanno enormemente facilitate le loro attività.
«Ai tempi del regime del colonnello Gheddafi gli africani rappresentavano la nostra forza lavoro a basso prezzo. Avevano mercato nella Libia dell’export petrolifero. E Ghaddafi poteva anche utilizzarli come arma di politica estera per fare pressione sui governi europei. Ma oggi le centinaia di migliaia che si assiepano sulle nostre coste, assieme alle bande di criminali che li accompagnano, significano unicamente destabilizzazione e caos. Non li vogliamo, ma voi europei con la vostra cieca politica umanitaria ci create problemi immensi», ripetevano pochi mesi fa i responsabili dei porti di Misurata e Garabulli.
Ancora più netta è la critica libica alle organizzazioni non governative. «Per noi hanno sempre rappresentato un ostacolo gigantesco. Sappiamo che, almeno alcune di loro, sebbene non tutte, operano a fini umanitari. Altri sono criminali “travestiti” da Ong.Però, anche nel caso di quelle più pulite, ogni volta che le loro navi si avvicinano alle nostre coste vediamo puntualmente la crescita esponenziale delle partenze dei migranti. Non so che grado di coordinamento esista con gli scafisti. Sta di fatto che gli umanitari inglesi, tedeschi, danesi, olandesi, spagnoli, facilitano le attività criminose», ci diceva ieri al telefono Massud Abdel Samat, responsabile della guardia costiera per la regione di Tripoli.
A suo parere: «Salvini ha fatto la mossa giusta. Ma occorre che adesso il nuovo governo italiano si coordini con noi. In Libia abbiamo le capacità per fermare le bande degli scafisti. E l’Italia deve continuare ad aiutarci in questo senso».
fonte:  http://www.mag24.es/2018/06/14/ha-fatto-bene-sono-criminali-travestiti-da-ong-cosi-il-comandante-della-marina-militare-di-libia-applaude-salvini/

“NON SONO POVERI E NON SCAPPANO DALLA FAME E DALLA GUERRA”: LA DOCENTE CHE MASCHERA LE BALLE DELLA PROPAGANDA DI REGIME


Anna Bono, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Torino, conoscendo a fondo la materia, ribalta un bel gruzzolo di luoghi comuni. Spiega che chi sbarca o viene traghettato sulle nostre coste, arrivando prevalentemente dall’Africa subsahariana, per la stragrande maggioranza dei casi non è un profugo. E nemmeno un povero in fuga dalla fame. Ma un giovane maschio, spesso appartenente al ceto medio, che non scappa da guerre o persecuzioni. “La maggior parte di chi lascia l’Africa subsahariana per l’Europa non scappa né dalla guerra né dalla povertà estrema”.

Professoressa, ci raccontano che gli immigrati che arrivano in Italia sono profughi.I dati dicono che dall’inizio dell’anno il numero di persone che hanno fatto domanda di asilo politico, e che hanno ottenuto risposta positiva, si assesta intorno al 4%. Significa che tutti gli altri non rientrano nei parametri previsti dalla convenzione di Ginevra, quindi non sono persone che hanno lasciato il loro Paese sotto la minaccia di perdere la libertà o la vita: non sono persone perseguitate.
E ci raccontano che chi non scappa dalla guerra però scappa dalla fame.I costi elevatissimi dell’emigrazione clandestina contraddicono questa tesi comune. Ormai è risaputo che chi vuole venire in Europa deve mettere insieme 4mila, 5mila o 10mila dollari per potersi appoggiare a un’organizzazione di trafficanti che provveda all’espatrio. Cifre appunto elevatissime soprattutto se rapportate ai redditi medi dei Paesi di provenienza. Chi arriva generalmente appartiene al ceto medio o medio basso, comunque per la gran parte non si tratta di indigenti. C’è chi risparmia, chi si fa prestare il denaro dai parenti, chi paga a rate, chi vende una mandria, però i soldi ci sono, i trafficanti vogliono essere pagati in contanti. È gente che ha una disponibilità economica. Certo c’è la delusione di vivere in Paesi dove avanzano prevalentemente i raccomandati: la spinta può arrivare anche da lì, da delusioni lavorative, come succede per chi parte dall’Italia.
Per quale motivo chi è eventualmente coinvolto in un conflitto dovrebbe far rotta dall’Africa subsahariana verso l’Europa?Infatti non succede questo. In Africa i profughi sono milioni e milioni ma la quasi totalità di coloro che ottengono asilo non lascia il continente. I profughi sono più di 60 milioni, dato del 2015, di cui 41 milioni sono profughi interni, sfollati. Quando si vive in uno stato di conflitto o di pericolo ci si allontana solo il minimo indispensabile per mettersi al sicuro, pensando di poter fare ritorno a casa propria. La maggior parte delle persone si allontana restando all’interno dei confini nazionali, mentre un’altra porzione di persone oltrepassa i confini per essere ospitata nei campi dell’Unhcr anche per lungo tempo, come per il caso della Somalia. Benchè la diaspora somala sia una delle più numerose al mondo, a causa di vent’anni di instabilità e del terrorismo di Al Shaabab, solo una parte dei profughi è fuggita all’estero: la gran parte ha oltrepassato i confini nazionali riparando nel vicino Kenya.
Qual è la situazione nei Paesi di partenza?Molti emigranti arrivano per esempio da un Paese come il Senegal che non è in guerra, non vive gravi problemi di conflitti e come tutti i Paesi africani, con poche eccezioni, vive un periodo positivo dal punto di vista economico. Da anni quasi tutta l’Africa presenta una crescita del prodotto interno lordo costante e in certi casi consistente. Il problema è che questa crescita non si traduce in vero e proprio sviluppo economico o umano, anche a causa della corruzione endemica e del malgoverno.
Per quale motivo telegiornali, grande stampa e larga parte della politica insistono nel parlare erroneamente di “sbarchi di profughi o rifugiati”?Mass media, politici, chiunque parli di immigrazione utilizza emigrante, profugo o rifugiato come fossero sinonimi. Ma ovviamente non lo sono. In parte ciò è frutto di una confusione involontaria. In parte però si tratta di un errore voluto, perché c’è la tendenza ad affermare che chiunque lasci il proprio Paese abbia una forma di disagio e dunque abbia il diritto di essere ospitato. Questo approccio si traduce in ciò che vediamo: centinaia di migliaia di persone in marcia per arrivare in Europa. Molti dei quali non sono indigenti e per la maggior parte, circa l’80%, sono giovani uomini di età non superiore ai 35 anni. Poi c’è una fetta crescente di minori non accompagnati, metà dei quali non si sa che fine faccia. Si parla tanto di accoglienza e poi lasciamo sparire 5mila bambini nel nulla.
L’esodo è favorito da una sorta di propaganda?Nei Paesi dell’Africa subsahariana esistono pubblicità che incitano ad andare in Italia, spiegando che qui è tutto gratis. E in effetti lo è. Mi immagino le telefonate di questi ragazzi ai loro amici, in cui confermano che effettivamente tutto viene assicurato loro gratuitamente.
Come vede la questione in prospettiva?Se continuiamo ad andarli a prendere a poca distanza dalle coste africane, come illustrava una vignetta satirica di Krancic, la situazione non potrà che peggiorare. In Grecia non sbarca quasi più nessuno da quando è stato siglato l’accordo con la Turchia. Se chi pensa di venire in Italia ha la certezza di essere rimandato indietro, non avendo le caratteristiche per ottenere l’asilo, alla fine desiste. Manca la volontà politica. Che ci sia un divario notevole tra le condizioni di vita dell’Africa, del Sudamerica o di una parte dell’Asia rispetto all’Occidente è evidente. Però noi abbiamo 4 milioni e 600mila poveri assoluti e il 40% dei giovani senza lavoro, numeri di cui tenere conto.

fonte:http://www.mag24.es/2017/08/13/non-sono-poveri-e-non-scappano-dalla-fame-e-dalla-guerra-la-docente-che-maschera-le-balle-della-propaganda-di-regime/