La mano di Erdogan dietro gli attentati di Bruxelles, confessione di un agente dell’intelligence di Ankara
Recepit Erdogan
Da
Redazione. Arrivano nuove informazioni circa gli attentati di Bruxelles
che mettono in luce i possibili mandanti degli attentati.
Un comunicato del Comando delle forze curde/siriane recita: “Le
forze popolari curde che combattono in Siria oggi [24 Marzo] sono
riuscite a catturare un qualificato funzionario dei Servizi Segreti di
Intelligence della Turchia (MIT) il quale, una volta “sottoposto ad
interrogatorio”, ha coinvolto il Presidente Erdogan”.
Al sito web di informazioni e strategie militari, ” Veterans Today”, è stato dato accesso alle confessioni registrate che hanno rivelato il ruolo del MIT [Milli Istihbarat Teskilati, Servizi Segreti turchi] nelle esplosioni di Bruxelles ed i piani per effettuare ulteriori attacchi in giro per l’Europa.
Il “funzionario sospetto” ha confessato il suo ruolo nella
pianificazione – a Raqqah – dell’attacco di Bruxelles, in collaborazione
con l’ISIS.
L’informazione che ha portato alla sua cattura proviene da un’intercettazione effettuata dai russi.
Ci è stato riferito che questi ultimi non sono stati coinvolti nella
cattura, ma che una squadra di Spetsnaz [corpi speciali russi] potrebbe
essere stata messa a disposizione come supporto.
I Servizi Segreti turchi gestiscono un centro di pianificazione operativa posto in un complesso sotterraneo di Raqqah,
secondo il nostro riluttante informatore [il funzionario catturato]. Il
centro, costruito al di sotto di un impianto di atletica, contiene
scorte di armi chimiche e biologiche, tra le quali il gas sarin, il
virus per l’influenza suina e tonnellate di materiali per la produzione
di altri tipi di gas.
Le forze USA, coordinandosi con l’unità siriana “Tigre”, hanno
bombardato quel complesso nell’Ottobre del 2014. L’operazione aveva
portato alla cattura di alcuni ufficiali del Qatar, dell’Arabia Saudita e della Turchia in meno di una mezza dozzina di operazioni congiunte realizzate segretamente.
La registrazione dell’interrogatorio che abbiamo ricevuto fino ad ora dal Segretario Generale del DESI
[Dipartimento di Sicurezza e Informazioni per l’Europa], Dott. Haissam
Bou Said, indicano che, dietro agli orribili attentati suicidi, c’è proprio il MIT
e che alcune cellule terroristiche turche erano state impiantate anni
fa in Europa, in collaborazione con un’infrastruttura del crimine
organizzato attiva nel traffico degli esseri umani e della droga, al
lavoro con gruppi israeliani e sauditi per effettuare attacchi
terroristici “false flag”. Terroristi autori attentati a Bruxelles
Il Presidente Erdogan, secondo la nostra fonte, ha introdotto le cellule terroristiche addestrate dal MIT
nascondendole all’interno del flusso di profughi, attentamente
orchestrato, per poi indirizzarle presso le comunità della criminalità
turca, con sede in Germania, Belgio ed Olanda.
Fonti dell’intelligence statunitense hanno notato che, da oltre un decennio, la criminalità organizzata turca è concentrata a Monaco di Baviera,
che costituisce il “ground zero” per gli attacchi terroristici che
dovrebbero colpire gli Stati Uniti alla vigilia delle prossime elezioni
presidenziali.
Nel corso di una intervista rilasciata ieri, il Colonnello James Hanke, former G2 (Intelligence Chief) of NATO’s largest command, 3rd Army, ha fatto le seguenti dichiarazioni: La NATO era stata messa al corrente di un piano di destabilizzazione della UE predisposto dalla Turchia.
La disoccupazione in Europa è andata progressivamente aumentando in
conseguenza dell’aumento dei salari, delle imposte e delle strette
regolamentazioni ambientali mentre una buona parte dei posti di lavoro
nella manifattura sono stati trasferiti in Turchia tanto da crearsi in
questa nazione una base industriale manifatturiera, inclusa una industri
di armamenti, eclissando la crescita economica della UE. Il colonello Jim Hanke, da giovane, quando prestava servizio in Vietnam
La crisi dei rifugiati, prefabbricata dalla Turchia e coordinata con Israele e l’Arabia Saudita,
rappresenta semplicemente il passaggio successivo in una strategia di
destabilizzazione, a cui fa seguito la fase a cui stiamo assistendo,
quella dell’offensiva terroristica.
Peggio ancora la UE, con il suo ceto burocratico corrotto ed
incompetente e con i suoi organismi di intelligence da lungo tempo
infiltrati dal MIT e dal Mossad, non dispone di alcuna seria capacità di
lotta al terrorismo.
Inoltre con una stampa ed i media controllati e la conseguente ascesa di
movimenti populistici, tutto questo favorirà una implosione della UE,
una ribalcanizzazione dell’Europa, anche se può sembrare un gioco di
parole.
Fonte: Veterans Today
Traduzione: Manuel De Silva
21 mar 2016
Uteri affittati, cervelli in attesa di utilizzo
La distruzione della famiglia e la
mercificazione del corpo sono le ultime conquiste di una società
atomizzata, confusa ed infelice, dove predomina la schizofrenia del
razionale
La redazione
- 21 marzo 2016
di Gabriele Zuppa
Si affittano uteri, ma non solo: del proprio corpo
si possono fare e si fanno da tempo tanti usi. Di recente possiamo far
nascere in provetta, da sempre segregare in casa, rinchiudere in una
cella, ecc. Possiamo venderci e svenderci, comprare e affittare: con i
corpi tutto è possibile. Non con l’anima. Svenderla, svilirla è
possibile; comprarla, affittarla non lo è: semmai la si edifica negli
anni, nel corso di una vita – essa è la vita che si realizza. La mera
esistenza è un’altra cosa: un’esistenza qualsiasi infatti non ci va bene
– vogliamo vivere! Così diciamo. Eppure facciamo il contrario.
Si è proposto di sopprimere, e si sopprimerà
«l’obbligo reciproco di fedeltà dei coniugi»; non si è proposto, ma si
soddisferà (comunque) il desiderio individuale di figli di un certo
corredo genetico (il proprio, al momento). Così si avranno più diritti:
quello di essere cornuti e quello di essere privi di un genitore (poiché
il figlio che produciamo all’interno di una coppia omosessuale avrà il
proprio corredo genetico in parte costituito anche dal corredo genetico
di una persona che non conoscerà mai o che comunque non lo crescerà e
non gli farà da genitore). Fuor d’ironia: avremo meno doveri, ma più
diritti no. Cioè potremo fare un po’ di più quel che ci pare, ma a
questo non corrisponderà che otterremo di più. Quel che non pretendiamo
più dagli altri non lo potremo più pretendere per noi. Se abbassiamo
l’asticella dei nostri doveri, abbassiamo anche quella dei nostri
diritti. Se pare bene che non si pretenda nulla da noi stessi, pure non
potremo avanzare nessuna pretesa. Esigere meno da noi stessi non ci farà
ottenere di più. Sarà più facile, facile facile magari. Ma alla fine ci
basterà quel poco, quella pochezza della quale ci saremo circondati?
Se non facciamo promessa di fedeltà alla persona
con la quale programmiamo il futuro della nostra vita, a chi la faremo? A
chi saremo fedeli, di chi avremo fiducia? Chi crederà in noi? Che senso
avrebbe la parola data se ci credessimo giustificati dal cambiarla da
noi, quando non ci siano più le condizioni “opportune”? Che cos’è un
uomo la cui parola non conta niente, che cos’è un uomo il cui
significare in gesti e opere si annulla? L’onestà è il fondamento
assoluto di tutti i valori; senza, la nostra esistenza si svaluta e si
annulla nella contraddizione. Nondimeno, la pratica della maternità
surrogata – e la conseguente fecondazione eterologa – è contraddittoria.
Che non si scelga di amare un bambino già dato alla luce da altri (in
una usuale adozione) non può che essere dovuto al valore che si
attribuisce al proprio corredo genetico. Ma se si riconosce valore al
corredo genetico, lo si riconoscerà – proprio per questa attribuzione –
anche per il nascituro, a cui però evidentemente viene negato un
genitore con parte del suo corredo genetico: l’ovulo o lo spermatozoo lo
riceverà da una persona esterna alla coppia. Fantastichiamo che questo
sia amore; se lo è, tutt’al più lo è nelle intenzioni. Smettiamo così
di pretendere la fedeltà nei nostri confronti, sposiamo la facilità di
tradire gli impegni presi – esultiamo per non dover essere nessuno. Ci
prendiamo quel che desideriamo senza intravvedere che l’oggetto del
desiderio contraddice il desiderio stesso. Desideriamo a caso e non
sappiamo cosa dovremmo volere, perché non sappiamo più: e cosa ci sarebbe da sapere
se tutto è relativo, non c’è una verità, tutto è permesso, anche
rispetto ad una “unica” persona? Le teorie postmoderne hanno preparato
il terreno non perché fioriscano personalità, ma perché si frammentino
le persone. È l’epoca della schizofrenia.