18 mag 2015

LA SCHIAVITÙ DEL LAVORO 

"La libertà non è fare quello che si vuole; 
è sapere quello che si vuole. 




Ma questa civiltà ti toglie il tempo di capire se quello che stai facendo è quello che veramente vuoi; di solito lo stai facendo perchè c'è un grande fiume che si chiama "consumismo" che va in quella direzione e tu sei solo uno dei tanti pesci in quel grande fiume. 

La sottrazione del nostro tempo è mirata a trasformare l'uomo in consumatore: l'essere umano pensante deve essere trasformato in consumatore. Meno si pensa, e più si consuma. 

Il miglior consumatore è quello non pensante. 
Non facciamo più le cose per scelta, ma perché le abbiamo fatte ieri e quindi le rifaremo domani; i nostri gesti automatici sono il 90% della giornata. 

Bisogna riprendersi il tempo e iniziare a chiedersi "perchè?". Perchè compro questo? Perchè faccio questa cosa? Perchè leggo questo libro? Perchè guardo questo programma? Perchè vado a vedere questo film? A costo di diventare dei rompiballe... fa bene!

Bisogna chiedersi "perchè" per uscire dalla trappola del "come"; tutti vi dicono come comprare una macchina, nessuno vi spiega perchè ve la dovete comprare. Vi serve davvero? Vale la pena di spendere non solo dei soldi ma anche del tempo per questo?



Dobbiamo costruire un futuro fondato sul "perchè", perchè ci hanno dato dei falsi obiettivi, dei falsi sogni. La cosa fondamentale è che qualunque cosa vogliate fare vi chiediate veramente perchè la fate. Se pensate che quello che state facendo, comprando, leggendo, vedendo, sia inutile, non lo fate: toglietelo. In questa maniera vi ritrovate il tempo per fare qualcos'altro di fondamentale."

Gianfranco Carpeoro





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