14 dic 2014



Il Disegno di Legge del Pres Renzi è un inganno mediante legge; fa credere agli ingenui alla lotta alla corruzione, che invece non ci sarà. Mancano i rimedi dell'opposizione pendenti in Parlamento . Sfuma l'obiettivo di dissuadere i disonesti e recuperare i 70 miliardi di euro di tangenti , tassa occulta su lavoratori, docenti della scuola pubblica, esodati, disoccupati , senza casa, senza reddito e forze dell'ordine. Corrotti e corruttori saranno impuniti .Gli aumenti di pene non verranno mai subiti perché il ddl non si applica ai processi in corso, e non ci sono benefici per chi collabora contro la corruzione . Anzichè fare un decreto legge con proposte valide , Renzi fa un ddl propaganda. Il lavoro alla Camera e al Senato contro la corruzione da parte del M5S è stato ostacolato da potenti gruppi di pressione in grado di pilotare le discussioni parlamentari. La legge sulle lobbies che contrasta la corruzione , proposta da Luigi Di Maio, Carlo Sibilia, Riccardo Fraccaro, Riccardo Nuti , Federico d'Incà e Giuseppe Brescia , ristagna. Le lobbies la fanno da padroni anche al Comune di Roma, continuatore dei brogli della destra. Gli appalti pubblici sono stati prorogati dal centro sinistra nonostante le bocciature della Ragioneria dello Stato. Gruppi di pressione controllano i partiti , finanziandoli , reclutando i dirigenti e decidendo la linea politica La cooperativa 29 giugno sostenne il sindaco Marino . Gli appalti senza regole, gli aumenti dei costi a dismisura ,le consulenze sono tumori non recisi .La legge sulla corruzione fu stravolta con emendamenti di deputati della maggioranza che versano in clamorosi conflitti di interesse E sono sub judice davanti alla giunta delle elezioni. Il Governo faccia un decreto legge di pochi articoli con il taglio promesso delle 8.000 società pubbliche- tra cui Ama, Atac, Mose, Expo, Tav- , una legge efficace contro il conflitto di interessi , l'aumento delle pene per concussione fraudolenta, interruzione della prescrizione con l'esercizio dell'azione penale e benefici per chi collabora. E dia ai giudici leggi e risorse per fare processi rapidi. Senza pretendere l'impossibile. Se le leggi restano quelle del ddl , l'impunità dei corrotti è certa, ma non per colpa della Procura di Roma o del Tribunale, che sono , con i cittadini, vittime e non responsabili, di inerzie e ingann i del Governo.

Ferdinando Imposimato   Magistrato  nonché presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione

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