22 nov 2014

In Italia, il 2013 è l'anno dopo il 1992.


Molti si chiedono chi possa aver votato “Berlusconi”. Lo hanno votato tutti coloro che credono convenga alle loro tasche. In base alle sue promesse. E sono tantissimi. Annessi famigliari con diritto al voto. Molti si chiedono chi può aver votato “Centrosinistra”? Tutti coloro che credono convenga alle loro tasche. In base alle garanzie che rappresenta il suo partito. E sono tantissimi. Annessi famigliari con diritto al voto.

Comune denominatore? La “convenienza alle tasche”. La gente ha bisogno di soldi per vivere o sopravvivere. Non di valori. Si vuole al più presto un mercato che torni a girare. O un posto sicuro nella pubblica amministrazione. Questo è il bisogno primario. Tutto il resto, le “rivoluzioni di civiltà” per recuperare un Pianeta marcescente a causa dei vari comunismi-capitalismi, riformando l’economia in senso eco-sostenibile, ripensando le relazioni umane con l’informatica… sono utopie, cari grillini.

Hanno vinto loro. Loro che hanno inventato la crisi con la loro sporca economia per mettere la gente nel bisogno. E farla abboccare alle promesse “di denaro subito”. Ora. Hanno vinto loro che hanno inventato la loro sporca moneta apposta per questa crisi.

Hanno vinto loro. Ma con la loro vittoria ora non possono fare più nulla.

Perchè ora inizierà un gioco nuovo. Perché nel loro
antico ormai putrido giro di soldi si infileranno altri "valori".
Valori di “rivoluzione di civiltà”. Di nuove economie ecosostenibili. Di un nuovo progresso a servizio delle relazioni umane e non il contrario.

La Speranza è una. Che questo nuovo gioco abbia la meglio sul vecchio. Perché dal ’92 in Italia governa l’associazione a delinquere. Da destra a sinistra. E se per governare questo “gioco del denaro” hanno fatto saltare per aria due giudici e la loro scorta, non si fermeranno di certo davanti a dei poveri grillini. Dai quali possiamo anche pretendere dalle loro promesse un comportamento dell'altezza della santità di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina. Ma non dovremmo al momento opportuno lasciarli soli. Mai.

Perché solo se saremo in molti, solo se saremo sempre di più, solo se un giorno saremo tutti, quei valori che sono i valori di tutti, diventeranno la quotidianità. Senza più alcuna guerra  tra esseri viventi che si nutrono della stessa aria, e della stessa acqua.

Solo se non li lasceremo soli, solo se diventeremo "tutti", da qui andremo avanti e nessuno metterà fine a questo inizio, assai pericoloso.

“Impariamo a distribuire la conoscenza. Non ci possono uccidere tutti!”

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