19 ago 2014

I PAPI...

 pontefice Leone X (1513-1521) «…In una lettera indirizzata al cardinale Bembo
[…] aveva lasciato intravedere con chiarezza il pensiero più intimo della Chiesa cattolica
quando scrisse “Si sa da tempi remoti quanto ci sia stata utile la favola di Gesù
Cristo”


il Papa Bonifacio VIII (1294-1303) fu talmente esplicito
da dichiarare «…che la religione cristiana era opera dell’uomo a pari della fede degli ebrei o
dei musulmani, che la vergine Maria, avendo partorito, non poteva essere stata vergine più
della sua stessa madre quando aveva messo al mondo lui, che era da stupidi credere come un
solo dio potesse essere anche trino, che le persone le quali si inginocchiavano dinanzi all’ostia
erano “asini” e “bestie”, che i morti non sarebbero risorti più del suo cavallo crepato due
giorni prima, che non ci sarebbe stata una fine del mondo, che solo per gli uomini la morte
significava la fine del mondo…» (51) ed, in altra occasione, da dichiarare quanto segue: «…Io
dò importanza alla vita di un altro quanto ne posso dare ad un fagiolo. […]. Il vangelo insegna
più menzogne che verità; il parto di una vergine è assurdo; l’incarnazione del figlio di Dio è
ridicola; il dogma della transustanziazione è una pazzia. Le quantità di denaro che la favola di
cristo ha apportato ai preti è incalcolabile. Le religioni sono state inventate dagli ambiziosi per
ingannare gli uomini. […]. L’abbandonarsi ai piaceri sessuali con una bambina o con un
ragazzo è un atto da considerarsi privo di peccato come stropicciarsi le due mani insieme. Il
nostro solo scopo è quello di vendere nelle chiese tutto ciò che gli idioti vogliono…

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